Viva il New Prog!
Momento davvero propizio per il Notturno Concertante, band irpina entrata di diritto nella storia del rock progressive italiano. Se la Mondadori ha scelto per le sue uscite di dicembre alcune musiche del Notturno, facendone la base per podcast d’autore, Let them say, l’ultimo CD della band, pubblicato dall’etichetta discografica “Luminol Records”, scala le classifiche europee: al ventiseiesimo posto nella classifica generale di iTunes, attualmente nei Paesi Bassi occupa la sesta posizione nella lista delle musiche rock più ascoltate del momento.
Il cd, dunque, è nel top ten europea e c’era da aspettarselo.
Let them say, infatti, al primo ascolto, rivela un’apertura di vedute davvero straordinaria: temi orientali che si confrontano con musiche rinascimentali, sviluppi sonori che si alternano ad attenzioni ritmiche particolari, un equilibrio strumentale davvero notevole, tanto più perché attraversato da influenze musicali differenziate (l’etno-rock, l’elettronica, il jazz).
Si sta parlando dei rimandi etnici che si ascoltano in Delicate sabbath o in Fellow travellers, dei rilanci madrigalistici che caratterizzano il brano Dei miei sospiri, della delicata malinconia che pervade Darkness I becam, dell’ironia sottesa al titolo Le magnifiche sorti (e progressive), cui fa da contrappeso la nostalgica Lovers second leap (brano nato come coda ad un brano dei Genesis); si sta parlando, ancora, dei cambiamenti dinamici che caratterizzano Finis terrae, Evidence of invisible, nonché degli assoli classici contenuti in So far out e in Handful of hopes, nel bel mezzo di un folto gruppo di strumenti.
Un mix raffinato, come si evince già dal primo brano, quello che dà il nome al cd, giocato sul “bilanciamento” tra una chitarra a 12 corde, una robusta sezione ritmica e un assolo di violino elettrico.
Libertà, indipendenza, esplorazione: Let them say, obbedendo alla lezione più autentica del new prog, ci dice quanto promettente sia la ricerca di ritmiche spiccate ed incisive.