I Concerti di Gesualdo
L’Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli per la prima volta approda nella terra del Principe madrigalista Carlo Gesualdo e annuncia una prima serie di appuntamenti concertistici gratuiti sotto il coordinamento organizzativo dei giovani della Pro loco. La notizia merita una particolare sottolineatura.
Fondata nel 1918 da Emilia Gubitosi, con il concorso di personalità del mondo della cultura quali Maria De Sanna, Salvatore Di Giacomo e Giovanni Tebaldini, l’Associazione Scarlatti si fa promotrice di un messaggio importante: che la musica non è semplice scrittura di note su pentagramma, bensì una forza capace di trasformare vite, connettere persone e ispirare cambiamenti. Da un lato dunque la promozione artistica della musica, ma dall’altro lato l’impiego della stessa quale strumento atto a favorire l’inclusione, la crescita personale e la coesione sociale, con uno sguardo privilegiato rivolto ai giovani. Soprattutto a questi, infatti, si vuole offrire un’opportunità formativa per scoprire il fascino eterno della musica classica.
Ecco il punto.
La musica, e in particolare la musica classica, ha sempre rappresentato un pilastro fondamentale nella costruzione dell’identità culturale di molte comunità. E tra le varie forme che la musica classica ha assunto nel corso dei secoli, la musica da camera occupa sicuramente un posto speciale, grazie alla capacità che essa ha di unire intimità e profondità espressiva, rendendola una delle manifestazioni più elevate e accessibili della cultura musicale.
La natura dialogica della musica da camera, ovvero la prossimità fisica e sonora tra musicisti e pubblico, crea un legame emotivo che permette agli spettatori di cogliere sfumature che talvolta si perdono nei grandi contesti orchestrali. Ogni respiro, ogni movimento degli archi o delle dita sui tasti di uno strumento diventa parte integrante di una narrazione sonora in cui l’ascoltatore cessa quasi di essere spettatore per esercitare un ruolo attivo.
Nei contesti poi che vantano un ricco passato musicale, organizzare concerti di musica da camera assume un sapore ulteriore, un significato che va oltre il semplice intrattenimento. Nei paesi che hanno contribuito in modo significativo alla storia della musica, queste esibizioni costituiscono un modo per preservare e rinnovare al tempo stesso il legame con il proprio patrimonio culturale. Detto diversamente: ospitare concerti di musica classica in luoghi che vantano una tradizione musicale riconosciuta in letteratura, seppur spesso dimenticata in loco, trascurata o non praticata, significa riconoscere innanzi tutto le radici che hanno reso un paese o una città culturalmente rilevanti nella storia.
Cosa attendersi dunque dall’iniziativa promossa dalla Scarlatti di Napoli nella terra di o del Gesualdo?
Ci si potrebbe attardare in una lunga serie di auspici: vivificare specifiche eredità culturali, ispirare le nuove generazioni, incidere sulla formazione intellettuale ed emotiva dei giovani, sviluppare competenze di ascolto critico, riflessione e comprensione artistica, stimolare la nascita di nuovi talenti musicali, investire sul futuro istruttivo di una comunità dove non manca un liceo musicale, creare un’esperienza condivisa e momenti di aggregazione, contribuire alla coesione sociale e alla riscoperta di valori condivisi, creare un dialogo tra passato e presente, scoprire un elemento centrale nella promozione del territorio, creando un circuito virtuoso che attraverso la musica valorizzi pure ben altro. Come si vede, si potrebbe continuare ancora a lungo.
Si dirà in estrema sintesi che accogliere concerti di musica classica nei paesi con una significativa eredità musicale non è solo un tributo al passato, ma un modo per coltivare il futuro culturale della comunità. La musica, con la sua capacità di parlare direttamente alle emozioni e di stimolare il pensiero, rappresenta un mezzo imprescindibile per mantenere vivo il legame tra le generazioni. E in un mondo in cui spesso la frenesia e la superficialità sembrano dominare, la musica da camera ci ricorda l’importanza dell’ascolto, della riflessione e della bellezza, valori fondamentali per ogni comunità che voglia crescere in modo armonico e sostenibile.
Non venga mai meno allora il desiderio di stringersi intorno ad un presidio di natura artistica, di ritrovarsi in uno spazio in cui tutti possano sperimentare la gioia e la profondità della musica classica!
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Il calendario dei primi appuntamenti