Libri e Monumenti
La cultura è un tessuto delicato e prezioso che si intreccia con la vita quotidiana, plasmando le nostre identità collettive e individuali. Tra le molte forme in cui la cultura si manifesta, i libri rappresentano uno strumento unico e potente per la riflessione, la preservazione della memoria storica e la sensibilizzazione. È attraverso le parole stampate che spesso si pongono le basi per determinare cambiamenti concreti nella realtà che ci circonda. Lo studio di Rossano Grappone, edito dalla Gesualdo Edizioni, pubblicato e presentato con grande partecipazione di pubblico, ne è un ottimo esempio.
Sul contenuto del libro e sul successo dell’iniziativa editoriale si è già detto in altra parte di questo blog (vedi > qui). La notizia nuova è la delibera di giunta n. 206/2024 del Comune di Gesualdo che ha integrato un finanziamento provinciale che era stato generosamente indirizzato proprio al recupero e alla valorizzazione della Fontana monumentale oggetto dello studio in questione.
Al momento del varo della collana editoriale di cui il libro è parte, se ne era esplicitamente dichiarato l’intento: avviare percorsi di cittadinanza attiva indirizzati alla cura dei beni comuni. Ed è esattamente quello che è successo: l’Autore dello studio se ne è fatto promotore presso l’Istituzione provinciale, questa ha coinvolto l’ente comunale che ha riconosciuto il ruolo prioritario della Comunità, la quale – sia pure con qualche sacrificio economico – si approprierà infine di un monumento simbolo della propria storia.
Ogni città, ogni piccolo paese, custodisce nel proprio paesaggio urbano monumenti che non sono solo opere architettoniche o artistiche, ma simboli identitari. La fontana di cui si parla è uno di siffatti tesori: un’opera che racchiude in sé secoli di vita, di vicende quotidiane e di memoria collettiva. Eppure, come spesso accade, la sua presenza era divenuta così abituale da passare quasi inosservata, esposta oltretutto ai danni del tempo, fino a perdere la sua originaria bellezza e il suo valore tanto materiale quanto simbolico.
È in questo contesto che Rossano Grappone, con uno sguardo attento e una profonda passione per le ricerche locali, ha deciso di raccogliere una preziosa documentazione inedita e raccontare la storia del monumento, indagando sulle sue origini, il significato per la comunità e le sue vicissitudini. L’opera, per l’esattezza, non si è limitata ad una semplice narrazione cronologia, ha evidenziato piuttosto l’importanza del monumento come parte integrante del patrimonio culturale del paese, riportando l’attenzione su un bene prezioso che – come detto – stava cadendo nell’oblio istituzionale.
La forza di un libro, è bene tenerlo a mente, risiede certamente nella trasmissione di informazioni, ma pure nel suo potere di stimolare riflessioni, emozioni nonché azioni concrete, ivi compresa la capacità di attivare un dialogo (spesso difficile) tra cittadini e amministratori sulla necessità di tutelare ciò che è importante per la comunità.
Il risultato raggiunto, pertanto, dimostra che la cultura può essere un motore di cambiamento concreto.
In un’epoca in cui spesso si sottovaluta il valore della cultura e della storia locale, questa vicenda ci ricorda l’importanza di prendersi cura del nostro patrimonio, fatto di storie, di memoria e di identità. E ci invita a riflettere sul contributo che ciascuno, con le parole o con le azioni, può offrire alla preservazione di ciò che ci lega al passato, traghettandoci verso il futuro.
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