Ditemi, amici miei, non pensate mai voi che i suoni di cui disponiamo siano limitati, e pochi, e che per questo non sia possibile esprimere tutto ciò che vorremmo?
(Andrea Tarabbia)
Dalla fotografia alla scoperta del paesaggio
La “scoperta del paesaggio” rappresenta una delle più importanti novità intervenute nel campo delle politiche culturali attuate nel nostro Paese. Basterebbe citare la “Giornata Nazionale del Paesaggio”, istituita dal MiBAC e coincidente con il 14 marzo, per rendersi conto dell’attenzione istituzionale rivolta ormai alla promozione della cultura paesaggistica nonché dei temi e dei valori legati alla salvaguardia e alla conoscenza dei territori. E se è vero che il marketing territoriale ha fatto passi da gigante, guardando spesso alle nuove tecnologie, è altrettanto vero che – proprio in tema di promozione paesaggistica – non si può negare l’importanza delle forme comunicative classiche, custodi di abilità tradizionali dense di significati e valori. Non ultima, fra queste abilità, la poetica che un’elaborazione fotografica è in grado di restituire agli spettatori. Continue reading
Eterni viandanti di noi stessi, non esiste altro paesaggio se non quello che siamo.
(Fernando Pessoa)
Stravinsky e Gesualdo: quando la storia diventa contemporaneità
Lo studio di Giuseppina Finno, intitolato Stravinsky e Gesualdo (2017), ha carattere avanguardista. Benché sia noto, infatti, che la fortuna attuale di Carlo Gesualdo sia derivata in gran parte dal lavoro di riscoperta svolto nella seconda metà del Novecento da Igor Stravinsky, nessuno aveva pensato di spiegarci le modalità di questo singolare “incontro” sospeso, si potrebbe dire, tra storia e contemporaneità. Sì, perché nel libro si chiarisce bene che la rilettura della musica gesualdiana ha inciso sulla maturità artistica di Stravinsky più di quanto si possa immaginare, fino ad annullare la personalità stessa del maestro russo, se è vero (com’è vero) che questi dichiarerà a più riprese di essersi quasi dissolto nell’arte sublime del Principe madrigalista. Continue reading
Ricominciamo da qui: Gesualdo, città della musica e delle arti
Gesualdo, città o borgo? Città d’arte o borgo storico?
Alcuni anni fa, dovendosi coniare uno slogan che rappresentasse l’identità culturale di Gesualdo, con un gruppo di amiche e amici si optò per Gesualdo, città della musica e delle arti. Continue reading
Il “Ponte rotto” sul fiume Calore. In difesa della progettazione culturale
Sul tema della progettazione culturale ad opera dei Comuni dura da tempo un acceso dibattito, connotato da una certa sfiducia, che tende a evidenziare un cattivo modo di agire delle “giunte” in relazione alle comunità amministrate. Le amministrazioni comunali, si dice, anziché desiderare, progettare e realizzare una politica di sviluppo, finiscono col captare i finanziamenti pubblici contingenti, quelli disponibili al momento, senza però saperli governare strutturalmente, bensì “subendoli” in modo del tutto episodico e occasionale. Continue reading
— Gustaw HerlingÈ meglio desiderare qualcosa di irraggiungibile che sapere che si è avverata solo l’ombra dei nostri sogni.
(Gustaw Herling)
Un’opera tanto attesa quanto ricercata: l’edizione critica dei madrigali di Carlo Gesualdo
Nella produzione complessiva di Carlo Gesualdo, i Libri Quinto e Sesto di Madrigali a cinque voci sono indubbiamente i più studiati ed eseguiti. Di essi esistono, accanto alle edizioni storiche, alcuni approfondimenti relativamente recenti, risalenti agli anni Cinquanta-Sessanta del secolo scorso. Si tratta delle curatele che portano le note firme di Bizzelli e di Weismann. Queste, tuttavia, sono oggi considerate in gran parte – e per diverse ragioni – superate; cosicché la comunità scientifica internazionale da tempo premeva affinché si desse vita a un’edizione che fosse al passo con l’attuale stato degli studi e dei metodi in campo filologico musicale: obiettivo che il presente libro soddisfa in pieno.
Il Castello di Lagopesole e la sfida dei beni culturali
“[…] Gli interventi dei professori Francesco Panarelli e Fulvio Delle Donne restituiscono del Castello di Lagopesole un’immagine profondamente diversa da quella tradizionale. Chi, infatti, è stato abituato a vedere il Castello di Lagopesole come una delle più importanti costruzioni castellari dell’Italia meridionale, ben inserito nel sistema castellare fridericiano, come luogo importante per la difesa e il controllo del territorio, garante di un’economia che attraversava le strade non sempre agevoli che portavano da Capua a Bari o in Calabria, scopre adesso un’altra realtà, parallela alla precedente; scopre che la fortificazione frequentata da Federico II, dal figlio Manfredi e da Carlo I d’Angiò, era importante anche per la sua “amenità”. Continue reading
— Erasmo da RotterdamLe idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida e visionaria follia.
(Erasmo da Rotterdam)