Conosci la storia (per nulla fantastica) del Pentcho? / 4
Ferramonti
Della permanenza in Calabria, a Ferramonti, rimane impressa la testimonianza (ristretta, asciugata e ritratta) del farmacista: “Mi sembrava di essere diventato un oggetto: ero io, il lenzuolo consunto che copriva il pagliericcio della branda; io, la borsa di cuoio che avevo riempito di ricordi e che mi faceva da scomodo cuscino; io, le scarpe che mi guardavano tristi e inoperose dal fondo del letto, chiedendomi se le avrei mai più calzate. […] Per questo ero diventato bravissimo nel restare immobile […]. Avevo persino imparato a respirare più piano, cautamente: quasi di soppiatto, per evitare che il dolore che avevo dentro si accorgesse che ero ancora vivo e ricominciasse a torturarmi”. Continue reading