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A volte la politica altro non è che un certo modo di agitare il popolo, prima dell’uso.

(Talleyrand)

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Visionari: una collana editoriale per interrogare il futuro

Luigi Lombardi Vallauri, annoverato tra i filosofi più significativi della contemporaneità, inaugura la collana Visionari della Gesualdo Edizioni e lo fa con un libro (Scritti animali) destinato a lasciare il segno. Con questo lavoro, infatti, l’illustre Maestro sistema il suo pensiero su un tema (il diritto animale) che ha coltivato tra i primi in Italia, dedicando ad esso – nell’arco di un trentennio – scritti, conferenze, iniziative.

Un argomento spinoso, amato e osteggiato ad un tempo, che se da un lato registra oggi un diffuso attivismo, dall’altro lato necessita ancora di una struttura teorica etico-giuridica salda e credibile, capace di vincere numerose resistenze per legittimare un cambiamento tanto desiderato quanto opportuno. Continue reading

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Non che tu mi abbia ingannato, ma che io non ti creda più: questo mi ha scosso.

(F. Nietzsche)

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Andrea Tarabbia firma il nuovo (primo vero grande) romanzo su Carlo Gesualdo

1. L’incipit del romanzo

Non vi poteva essere scelta più felice di quella della Bollati Boringhieri, la casa editrice che ha pubblicato l’ultimo romanzo di Andrea Tarabbia, Madrigale senza suono, in cui l’autore si misura con la complessa figura del principe madrigalista Carlo Gesualdo (1566-1613), ovvero con le difficili tessere di una biografia umana e artistica che, attraversando da protagonista il crinale di fine Rinascimento e incipiente Barocco, è giunta fin dentro l’epoca nostra (non senza un carico di errori e credenze, di miti e leggende). Continue reading

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Ditemi, amici miei, non pensate mai voi che i suoni di cui disponiamo siano limitati, e pochi, e che per questo non sia possibile esprimere tutto ciò che vorremmo?

(Andrea Tarabbia)

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Dalla fotografia alla scoperta del paesaggio

La “scoperta del paesaggio” rappresenta una delle più importanti novità intervenute nel campo delle politiche culturali attuate nel nostro Paese. Basterebbe citare la “Giornata Nazionale del Paesaggio”, istituita dal MiBAC e coincidente con il 14 marzo, per rendersi conto dell’attenzione istituzionale rivolta ormai alla promozione della cultura paesaggistica nonché dei temi e dei valori legati alla salvaguardia e alla conoscenza dei territori. E se è vero che il marketing territoriale ha fatto passi da gigante, guardando spesso alle nuove tecnologie, è altrettanto vero che – proprio in tema di promozione paesaggistica – non si può negare l’importanza delle forme comunicative classiche, custodi di abilità tradizionali dense di significati e valori. Non ultima, fra queste abilità, la poetica che un’elaborazione fotografica è in grado di restituire agli spettatori. Continue reading

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Eterni viandanti di noi stessi, non esiste altro paesaggio se non quello che siamo.

(Fernando Pessoa)

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Stravinsky e Gesualdo: quando la storia diventa contemporaneità

Lo studio di Giuseppina Finno, intitolato Stravinsky e Gesualdo (2017), ha carattere avanguardista. Benché sia noto, infatti, che la fortuna attuale di Carlo Gesualdo sia derivata in gran parte dal lavoro di riscoperta svolto nella seconda metà del Novecento da Igor Stravinsky, nessuno aveva pensato di spiegarci le modalità di questo singolare “incontro” sospeso, si potrebbe dire, tra storia e contemporaneità. Sì, perché nel libro si chiarisce bene che la rilettura della musica gesualdiana ha inciso sulla maturità artistica di Stravinsky più di quanto si possa immaginare, fino ad annullare la personalità stessa del maestro russo, se è vero (com’è vero) che questi dichiarerà a più riprese di essersi quasi dissolto nell’arte sublime del Principe madrigalista. Continue reading

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Il “Ponte rotto” sul fiume Calore. In difesa della progettazione culturale

Sul tema della progettazione culturale ad opera dei Comuni dura da tempo un acceso dibattito, connotato da una certa sfiducia, che tende a evidenziare un cattivo modo di agire delle “giunte” in relazione alle comunità amministrate. Le amministrazioni comunali, si dice, anziché desiderare, progettare e realizzare una politica di sviluppo, finiscono col captare i finanziamenti pubblici contingenti, quelli disponibili al momento, senza però saperli governare strutturalmente, bensì “subendoli” in modo del tutto episodico e occasionale. Continue reading